Calcutta è quasi inspiegabile. Bisogna andarci una e più volte per tentar di cogliere il suo significato, il suo mistero, la sua irripetibilità. Caos e miseria s’intrecciano con fascino e seduzione. Sono considerazioni che non la definiscono bene, ma ci avvicinano forse alla sua realtà.
In questa particolare cornice, noi volontari dell’associazione “Volunteers for International Development Associated” (V.I.D.A.) Onlus, provenienti da lontane culture occidentali ma con il cuore pieno di amore, gioia ed entusiasmo, abbiamo portato avanti una missione umanitaria in favore dei più poveri tra i poveri della città, dal 21 luglio al 5 agosto 2015, lasciandoci ispirare da una piccola grande donna di straordinario amore: Madre Teresa.
Siamo stati tredici avventurieri della carità e della solidarietà, con passaporti d’Italia, Spagna e Stati Uniti, e abbiamo avuto l’occasione di vivere un’esperienza unica, una lezione di vita inaspettata e scioccante, che ha rivoluzionato, consapevolmente o no, la nostra esistenza per sempre. Ci siamo catapultati in una realtà sconvolgente consegnando il nostro cuore e regalando il meglio di noi. Abbiamo condiviso, con gli ultimi e gli esclusi di una società crudelmente stratificata in caste, quindici giornate di sudore, monsoni, fatiche, sfide ed emozioni indescrivibili.
Ci siamo impegnati ad aiutare nelle piccole cose, quelle fatte con amore, con sincerità, con spirito genuino e veritiero. Tutti i giorni, in gruppi, ci dividevamo per andare a Prem Dan, Shanti Dan, Nabo Jibon e Nirmal Niketan.
“Prem Dan” e “Shanti Dan” sono due megacentri di accoglienza di persone abbandonate perché anziane, malate o disabili, tra i senza-casta; sono stati fondati e ancora oggi sono gestiti dalle Missionarie della Carità. “Nabo Jibon” si trova a Howrah, nella zona periferica di Calcutta, e accoglie circa ottanta giovani o uomini adulti dalle stesse caratteristiche dei suddetti centri; in questo caso sono i “brothers”, i Missionari della Carità, a portare avanti la gestione. “Nirmal Niketan”, invece, si trova a Kabardanga, nei sobborghi più rurali di Calcutta, e accoglie bambini e bambine disabili. Sono tutti centri nei quali la nostra associazione opera da anni.
Nirmal Niketan nacque per volontà di VIDA quattro anni fa e adesso accoglie quaranta minori disabili bisognosi di cure e attenzioni particolari. È bellissimo costatare come, anno dopo anno, questi piccoli eroi si formano, crescono, maturano e migliorano notevolmente a colpo d’occhio. È stata grande la nostra emozione quando i piccoli di “Nirmal” hanno ballato, cantato e recitato per noi in segno di gratitudine per la nostra amorevole presenza ogni giorni di questa missione bagnata dal monsone e asciutta da un sole torrido. Con loro siamo andati anche in gita al “Victoria Memorial”, un interessante museo all’interno di un immenso palazzo costruito durante la dominazione britannica per rendere omaggio alla Regina Vittoria d’Inghilterra dopo la sua morte accaduta l’anno 1901; il monumento fu disegnato da Sir William Emerson in stile indo-saraceno e incorpora elementi dell’architettura mogol. È un’opera straordinariamente bella e splendente, rara in mezzo al degrado della città.
Non è mancata la giornata con i lebbrosi di “Gandhiji Prem Nivas” in Titagarh e neanche la visita quotidiana alla tomba di Madre Teresa di Calcutta nella “Mother House” di Bose Road. Alcuni di noi, rimasti un giorno in più, sono riusciti a visitare la “Città della Gioia”, dove VIDA sostiene tre importanti opere sociali gestite dalla fondazione spagnola “Colores de Calcuta”.
Uno dei momenti più intensi lo abbiamo vissuto col progetto “Hope for Homeless”. Consiste nella distribuzione di cibo, sari e prodotti igienici tra i senzatetto o gli abitanti delle baraccopoli più povere della città che ogni giorno lottano per la sopravvivenza. Quest’anno il progetto si è svolto in un’area che si trova a quindici minuti in macchina da “Park Circus Station”. Sono state più di 700 le persone beneficiarie di quest’opera di solidarietà che viene incontro alle loro emergenze umanitarie. Ringraziamo la “The Yago Foundation” che ci ha permesso di portare avanti questa iniziativa grazie al loro contributo economico. Un giovane induista di Calcutta, di nome Nick, colpito dalla nostra missione, ha voluto unirsi a noi durante l’attività.
I responsabili di VIDA a Calcutta hanno donato alle Missionarie e ai Missionari della Carità, fondati da Madre Teresa, 3.200,00 euro da distribuire tra otto centri che gestiscono in città al servizio dei più bisognosi. È questa ormai una consuetudine che si ripete ogni anno.
In somma… poche righe non possono raccontare i sorrisi, le gioie, le fatiche, gli abbracci, gli incontri, lo stupore e tutto quello che ognuno di noi conserva nel proprio cuore. Le strade, la metropolitana, i bus, il rumore, gli odori, la pioggia, il caldo, l’umidità, i colori, il traffico, i rickshaw, il cibo, gli allagamenti… tutto è particolare, tutto sarebbe da raccontare ma quasi tutto rimane nella propria intimità perché Calcutta o la vivi o non la puoi immaginare. Con questa breve cronaca vorremmo in sintesi dire: è stato bellissimo, straordinariamente forte, incredibile, la più bella esperienza delle nostre vite! Se potete, fatela anche voi, così riuscirete a capire la ricchezza interiore che abbiamo accumulato e che ci accompagnerà per sempre.
Volontari della Missione Umanitaria VIDA – Calcutta 2015